3 posizioni yoga per alleviare la lombalgia: Marjaryasana, Balasana e Mandukasana

La lombalgia e la rigidità lombare sono tra i disturbi più comuni per chi passa molte ore seduto o svolge lavori ripetitivi. Una pratica regolare di yoga dolce può migliorare la mobilità della colonna, ridurre la tensione muscolare e favorire un benessere globale. In questa guida trovi tre posizioni semplici e accessibili che puoi inserire in una mini-routine quotidiana di 10–15 minuti.

L’obiettivo è muovere la colonna in modo consapevole, respirare profondamente e sciogliere gradualmente anche e zona sacrale. Le istruzioni sono pensate per principianti, ma utili anche a chi pratica già da tempo.

Benefici chiave delle posizioni proposte

  • Decompressione e mobilità della colonna lombare.
  • Riduzione delle tensioni che possono irritare il nervo sciatico.
  • Miglior circolazione in bacino e anche, con effetto positivo sulla postura.
  • Attivazione della respirazione diaframmatica, utile per rilassare il sistema nervoso.
  • Supporto al benessere digestivo grazie alla dolce compressione addominale.

Marjaryasana (Postura del Gatto): mobilità segmentaria della colonna

Marjaryasana è un movimento fluido di flessione ed estensione che “oliа” le articolazioni vertebrali e allunga i muscoli paraspinali. È ideale per iniziare, perché risveglia la colonna senza caricarla.

Come eseguirla

  1. In quadrupedia, polsi sotto le spalle e ginocchia sotto le anche. Piedi a terra, collo neutro.
  2. Inspirando, estendi la colonna: solleva lo sterno, porta le scapole verso i fianchi e il coccige indietro (senza comprimere la zona lombare).
  3. Espirando, flette la colonna: spingi il pavimento con le mani, incurva la schiena portando l’ombelico verso l’alto e il mento dolcemente allo sterno.
  4. Prosegui per 8–10 cicli di respiro, lenti e continui.

Errori comuni e correzioni

  • Incollare il movimento solo alla zona lombare: distribuisci la curva lungo tutta la colonna, soprattutto tra scapole e tratto dorsale.
  • Spalle in salita verso le orecchie: attiva leggermente i muscoli delle ascelle per creare spazio nel collo.
  • Respiri corti: allunga l’espirazione per favorire il rilascio delle tensioni.

Varianti

  • Se i polsi danno fastidio, esegui sui pugni o appoggia gli avambracci, mantenendo l’idea di flessione/estensione.

Balasana (Postura del Bambino): decompressione lombare e quiete mentale

Balasana favorisce allungamento della colonna e rilassamento del sistema nervoso. La leggera pressione addominale può aiutare a ridurre gonfiore e migliorare la percezione del respiro diaframmatico.

Come eseguirla

  1. Dalla quadrupedia, avvicina gli alluci e allarga le ginocchia quanto comodo.
  2. Scendi con il bacino verso i talloni e allunga le braccia in avanti, appoggiando la fronte a terra o su un supporto.
  3. Respira in modo ampio nella schiena posteriore, sentendo le coste che si “aprano” con l’inspiro.
  4. Resta 1–3 minuti, ritornando su lentamente.

Adattamenti

  • Ginocchia sensibili: posiziona una coperta piegata sotto le ginocchia o tra cosce e polpacci.
  • Caviglie rigide: arrotola un piccolo asciugamano sotto il collo del piede.
  • Schiena tesa: appoggia il busto su un cuscino lungo o un bolster.

Quando evitarla o modularla

  • In gravidanza o con forti pressioni addominali, preferisci ginocchia molto divaricate e supporti per il busto.

Mandukasana (Postura del Sapo): apertura delle anche e stabilità lombare

Mandukasana lavora sulla flessibilità dell’anca e sulla tonicità dei muscoli profondi del bacino, elementi essenziali per scaricare la zona lombare. È particolarmente utile se trascorri molte ore seduto.

Come eseguirla in sicurezza

  1. Dalla quadrupedia, allarga le ginocchia oltre la linea delle anche mantenendo le creste iliache in linea coi ginocchi.
  2. Piedi in linea con le ginocchia, tibie parallele; mantieni il busto sostenuto sugli avambracci o su blocchi.
  3. Trova un punto in cui senti allungamento, non dolore nelle anche. Respira con calma per 6–10 cicli.
  4. Per uscire, avvicina lentamente le ginocchia e ritorna a sederti sui talloni.

Accorgimenti e varianti

  • Tappetino scivoloso: usa coperte sotto le ginocchia per protezione e per far “scivolare” l’apertura in modo controllato.
  • Tensione eccessiva all’inguine: riduci l’ampiezza o porta i piedi più vicini tra loro.
  • Supporto lombare: attiva il basso addome in espirazione per stabilizzare il tratto lombosacrale.

Una mini-sequenza di 10 minuti per la lombalgia

  • 2 minuti di respirazione diaframmatica in posizione seduta, con allungamento delicato della colonna.
  • 3 minuti di Marjaryasana, collegando il movimento al respiro.
  • 2–3 minuti in Balasana, focalizzando l’espansione delle coste posteriori.
  • 2 minuti in Mandukasana, mantenendo l’assetto stabile e il respiro fluido.

Concludi con 30–60 secondi sdraiato supino, ginocchia piegate e piedi a terra, per integrare la sensazione di rilascio.

Precauzioni importanti

  • In presenza di dolore acuto, formicolii estesi o perdita di forza, consulta un professionista sanitario prima di praticare.
  • Evita di forzare nelle posizioni: lo stretching dovrebbe rimanere nel range di comfort.
  • Usa supporti (coperte, blocchi, bolster) per adattare l’allineamento a struttura e mobilità personali.
  • Mantieni il focus sul respiro: un’espirazione lenta aiuta a ridurre la tensione muscolare.

FAQ

Lo yoga aiuta davvero in caso di lombalgia?

Sì, pratiche dolci e regolari migliorano mobilità, consapevolezza posturale e controllo del respiro. La combinazione di movimenti lenti e stabilizzazione profonda può ridurre la sintomatologia nel tempo.

Posso praticare queste posizioni se ho sciatalgia?

In molti casi, sì, purché in assenza di dolore acuto e con attenzione ai limiti personali. Marjaryasana è spesso ben tollerata; Balasana e Mandukasana vanno modulate con supporti e uscite lente.

Quante volte a settimana è consigliabile?

Da 3 a 5 sessioni brevi (10–20 minuti) sono un buon punto di partenza. La costanza vale più della durata singola.

Devo scaldarmi prima?

Bastano pochi minuti di respirazione e movimenti articolari dolci di spalle, anche e caviglie. Evita balzi o molleggi.

Quando vedere i primi benefici?

Già dopo 2–3 settimane di pratica costante potresti percepire una riduzione della rigidità e un miglior controllo posturale. I tempi variano in base alla condizione iniziale.

Suggerimenti di linking interno (consiglibrillanti.com)

  • “Esercizi di respirazione diaframmatica per ridurre lo stress”
  • “Routine mattutina di stretching dolce per la schiena”
  • “Come scegliere tappetino e supporti per lo yoga a casa”

Fonti esterne autorevoli (come riferimento)

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