Bensone modenese: la ricetta tradizionale del dolce simbolo di Modena
Origine e storia del bensone modenese
Il bensone modenese, conosciuto in dialetto come bensòun, è uno dei dolci più antichi della tradizione emiliana. Nacque come preparazione povera, destinata alle famiglie contadine che utilizzavano pochi ingredienti semplici ma nutrienti: farina, uova, burro e miele. Con il passare dei secoli, il miele venne sostituito dallo zucchero e il dolce assunse la forma che conosciamo oggi: un grande biscotto morbido, dorato in superficie e profumato di limone.
Originariamente, il bensone non prevedeva alcuna farcitura. Solo in epoca più recente sono nate versioni più golose, arricchite con marmellata di prugne, confettura di amarene o crema al cioccolato e nocciole. Oggi è un dolce simbolo di Modena, servito con un bicchiere di Lambrusco o con il caffè, perfetto per chiudere un pranzo o per accompagnare la colazione della domenica.
Ingredienti per 8-10 porzioni
- Farina 00: 500 g
- Uova: 2
- Zucchero: 170 g
- Burro morbido: 130 g
- Lievito in polvere per dolci: 1 bustina
- Scorza grattugiata di 1 limone biologico
- Liquore all’anice: 2 cucchiai
- Crema al cioccolato e nocciole (facoltativa): quanto basta
Per la finitura:
- 1 tuorlo d’uovo
- Zuccherini o granella di zucchero

Come preparare il bensone modenese
1. Impasto
In una grande ciotola setaccia la farina insieme al lievito. Aggiungi lo zucchero, il burro a pezzetti e le uova. Lavora con la punta delle dita fino a ottenere un composto sabbioso.
2. Profumazione e consistenza
Unisci la scorza di limone e il liquore all’anice, poi trasferisci l’impasto su un piano leggermente infarinato. Impasta con le mani fino a formare un panetto liscio e compatto. Se risulta troppo secco, aggiungi un cucchiaio di latte.
3. Formatura
Stendi l’impasto su un foglio di carta forno e crea un rettangolo di circa 30 cm per lato. Se desideri una versione ripiena, spalma al centro la crema di nocciole o la marmellata prescelta.
4. Chiusura
Ripiega l’impasto su se stesso come se fosse una lettera, sigillando bene i bordi per evitare fuoriuscite in cottura. Trasferisci il dolce su una teglia rivestita di carta forno.
5. Decorazione
Spennella la superficie con il tuorlo sbattuto e distribuisci gli zuccherini. Con un coltello affilato incidi un taglio leggero lungo il centro: servirà a favorire la cottura uniforme e a creare la tipica spaccatura del bensone.
6. Cottura
Inforna in modalità statica a 180°C per circa 35 minuti, finché la superficie sarà dorata e fragrante. Lascia raffreddare completamente prima di tagliarlo a fette spesse.
Consigli utili
- Per un gusto più rustico puoi sostituire parte della farina con farina integrale.
- Se vuoi prepararlo “semplice”, senza farcitura, aumenta lo zucchero fino a 230-250 g.
- Il liquore all’anice può essere sostituito con Marsala, Sassolino o un’altra essenza dolce.
- Utilizza solo limoni non trattati, poiché si usa la scorza.
Varianti del bensone modenese
- Con marmellata di prugne: una versione tradizionale, perfetta per la colazione.
- Con crema al cioccolato: ideale per i più golosi e amata dai bambini.
- Con miele e frutta secca: un ritorno alle origini, dolce e aromatico.
- Con vino Lambrusco nell’impasto: dona profumo e un colore leggermente ambrato.
Conservazione
Il bensone modenese si conserva per 4-5 giorni a temperatura ambiente, sotto una campana di vetro o in un contenitore ermetico. Non è necessario refrigerarlo, ma può essere congelato a fette per circa un mese.
Abbinamenti consigliati
Tradizionalmente il bensone si accompagna a un bicchiere di Lambrusco secco o dolce. In alternativa, è delizioso con un tè nero aromatico, una tisana al limone o un bicchiere di latte caldo. Può essere anche servito come dessert, accompagnato da una pallina di gelato alla vaniglia o una crema inglese.
Valori culturali e curiosità
A Modena, il bensone rappresenta un simbolo di ospitalità e semplicità. Era il dolce che si offriva ai pellegrini e ai viandanti, poiché si conservava a lungo e manteneva la sua fragranza. Ancora oggi è presente in molte pasticcerie locali e nelle feste di paese, come emblema della tradizione contadina emiliana.
FAQ sul bensone modenese
1. Il bensone modenese è uguale al biscotto reggiano?
No, anche se simili, il biscotto reggiano è più secco e friabile, mentre il bensone ha una consistenza più morbida e un aroma più intenso di limone o anice.
2. Posso usare l’olio al posto del burro?
Sì, è possibile sostituire il burro con 100 ml di olio di semi leggero, ma il gusto risulterà leggermente diverso.
3. Si può preparare senza uova?
Sì, ma occorre aggiungere un po’ di latte e un pizzico di fecola per mantenere la morbidezza. È una soluzione adatta anche a chi segue una dieta vegetariana.
4. Che tipo di farina è migliore per questo dolce?
La farina 00 resta la più indicata, ma puoi optare per una farina di tipo 1 se preferisci una texture più rustica.
5. Come posso renderlo più profumato?
Aggiungi una punta di estratto di vaniglia o una spolverata di cannella nell’impasto per un tocco aromatico in più.
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