Bonèt Piemontese: il dolce al cucchiaio cremoso e raffinato della tradizione
Introduzione
Il Bonèt piemontese è un dessert straordinario: una vellutata crema al caramello con amaretti e cacao, simbolo delle Langhe. Morbido, compatto e ricco di storia, conquista il palato grazie al suo equilibrio tra dolcezza e aroma di mandorla. In questo articolo, troverai una versione SEO ottimizzata, originale e dettagliata per prepararlo a casa, con consigli, varianti e risposte alle domande più frequenti.
Origine e storia 📜
Nasce nel Piemonte ottocentesco, servito inizialmente come “crema al caramello”. Il suo nome deriva dal termine piemontese bonèt, ovvero “cappello”, per via dello stampo o perché veniva servito a fine pasto, come un “berretto” di chiusura. Originariamente era bianco, senza cacao, poi arricchito da rum, cacao e amaretti, diventando la variante più diffusa oggi: il Bonèt delle Langhe.
Ingredienti e funzione
- 🥛 Latte intero: base cremosa e avvolgente
- 🥚 Uova: struttura e consistenza vellutata
- 🍬 Zucchero: dolcezza e caramello
- 🍪 Amaretti: aroma di mandorla, consistenza
- 🧊 Cacao amaro: gusto, colore, equilibrio
- 🍹 Liquore (rum o Fernet): profondità aromatica
- 🌿 Vaniglia: nota profumata
- 🍯 Caramello: aspetto croccante e contrasto
Ogni ingrediente svolge una funzione: texture, sapore e struttura armonizzano perfettamente.

Attrezzatura necessaria 🛠️
- Pentolino fondo spesso
- Ciotole capienti
- Frusta a mano
- Stampo da plumcake o stampini da budino
- Teglia per bagnomaria
- Colino a maglia fine (opzionale)
Procedimento passo-passo
1. Prepara il caramello
In un pentolino, versa 100 g di zucchero con un filo d’acqua. Scalda a fuoco medio senza mescolare, solo ruotando. Appena diventa ambrato, versa subito nello stampo.
2. Sbatti uova e zucchero
In una ciotola capiente, mescola 4 uova + 1 tuorlo, 120 g di zucchero e un cucchiaino di vaniglia, evitando di incorporare troppa aria.
3. Unisci cacao e amaretti
Aggiungi 30 g di cacao setacciato e 80 g di amaretti sbriciolati. Mescola fino a ottenere una crema omogenea.
4. Versa il latte caldo
Scalda 500 ml di latte fino a sfiorare il bollore e incorporalo a filo al composto.
5. Filtra
Per un risultato liscio, filtra il composto con un colino a maglia fine.
6. Cuoci a bagnomaria
Metti lo stampo in una teglia con acqua calda fino a metà altezza. Cuoci in forno statico a 160 °C per 45–50 minuti.
7. Raffredda
Fai raffreddare a temperatura ambiente, poi in frigo per almeno 4 ore o tutta la notte.
8. Servi
Sforma su un piatto da dessert. Il caramello colerà lentamente e profumatamente.
Consigli & trucchi
- 🔥 Temperatura forno: tra 150 e 160 °C
- 🌊 Bagnomaria: costante, mai bollente
- 🌚 Riposo minimo in frigo: 4 ore
- 🚫 Non montare le uova troppo
- 🔍 Filtrare per consistenza liscia
Varianti e sostituzioni
- Bonèt bianco (senza cacao)
- Con panna fresca al posto di parte del latte
- Aromi alternativi: rum, Fernet, caffè, nocciole
- Monoporzioni in cocottine
- Versione senza lattosio: bevanda vegetale + yogurt vegetale
Come servire
Servi freddo, in fette regolari o coppette. Ottimo con:
- 🧈 Panna montata
- 🍪 Amaretti sbriciolati
- 🍉 Frutti di bosco
- 🍷 Moscato d’Asti o passito
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FAQ
Cos’è il Bonèt?
Un budino piemontese con amaretti, cacao e caramello.
Perché si chiama Bonèt?
Dal termine “berretto”: chiudeva simbolicamente il pasto.
Si può fare senza liquore?
Sì, basta omettere il rum o usare aromi analcolici.
Quanto dura?
In frigo fino a 5 giorni. Servire a temperatura ambiente.
Conclusione
Il Bonèt piemontese è un capolavoro della pasticceria casalinga. Cremoso, avvolgente e ricco di storia. Provalo e raccontaci la tua esperienza nei commenti! 😊