Brasato di Cappello del Prete al Vino Rosso: Ricetta Tradizionale Piemontese

Il brasato di cappello del prete al vino rosso è uno dei piatti più iconici della cucina piemontese e italiana. Si tratta di uno stufato di carne tenerissimo, cotto lentamente in vino corposo e arricchito da verdure e spezie, che sprigiona profumi intensi e regala un gusto avvolgente. La lunga cottura permette di ottenere una carne morbida che si taglia con la forchetta, accompagnata da una salsa vellutata perfetta da servire con polenta, purè di patate o pane casereccio.

Questa ricetta tradizionale richiede tempo e cura, ma il risultato ripaga ogni attesa. Scopriamo insieme ingredienti, procedimento e varianti regionali per preparare un brasato perfetto.

Ingredienti per 6 persone

  • 1,2 kg di cappello del prete (taglio di spalla di manzo)
  • 1 bottiglia di vino rosso corposo (Barolo, Nebbiolo o Barbera)
  • 2 carote
  • 2 coste di sedano
  • 1 cipolla grande
  • 2 spicchi d’aglio
  • 2 foglie di alloro
  • 1 rametto di rosmarino
  • 2 chiodi di garofano
  • 4 bacche di ginepro (facoltative)
  • 4 cucchiai di olio extravergine d’oliva
  • 40 g di burro
  • Sale e pepe q.b.

Preparazione passo dopo passo

Marinatura della carne

In una ciotola capiente sistemare la carne intera con le carote, il sedano e la cipolla tagliati a pezzi grossolani. Aggiungere l’aglio, le erbe aromatiche e le spezie. Coprire con il vino rosso e lasciare marinare in frigorifero per almeno 12 ore; l’ideale sarebbe attendere 24 ore, così che la carne assorba al meglio i profumi e i tannini del vino.

Rosolatura

Trascorso il tempo della marinatura, scolare la carne tenendo da parte vino e verdure. Asciugarla con carta da cucina e trasferirla in una casseruola capiente con olio e burro. Rosolarla a fiamma viva su tutti i lati fino a ottenere una crosticina dorata che sigillerà i succhi interni.

Cottura lenta

Unire le verdure della marinata ben scolate e lasciarle insaporire accanto alla carne. Filtrare il vino della marinata ed aggiungerlo in casseruola. Portare a ebollizione, quindi abbassare la fiamma, coprire con un coperchio e cuocere a fuoco dolce per circa 3 ore. Girare la carne ogni tanto, così da garantire una cottura uniforme.

Preparazione della salsa

A fine cottura togliere la carne dalla casseruola e tenerla da parte avvolta in alluminio. Frullare il fondo di cottura con le verdure fino a ottenere una salsa densa, cremosa e ben emulsionata. Regolare di sale e pepe secondo il gusto.

Servizio

Tagliare il brasato a fette spesse e nappare con abbondante salsa calda. Servire subito, preferibilmente con un contorno classico come purè di patate o polenta fumante.

Consigli utili per un brasato perfetto

  • Utilizzare un vino corposo di qualità: il Barolo è il più tradizionale, ma anche Nebbiolo o Barbera garantiscono ottimi risultati.
  • Per esaltare la morbidezza della carne, assicurarsi che la cottura avvenga sempre a fuoco basso e costante.
  • Preparare il brasato il giorno prima e riscaldarlo: i sapori risulteranno ancora più intensi.
  • Se si preferisce una salsa più lucida, dopo averla frullata si può filtrare con un colino fine.

Varianti della ricetta

  • Brasato al Barolo: la versione più conosciuta, tipica delle Langhe, che prevede l’uso esclusivo di Barolo.
  • Brasato con spezie aggiuntive: oltre a chiodi di garofano e ginepro, si possono aggiungere cannella e noce moscata per un profumo ancora più avvolgente.
  • Brasato in bianco: variante meno diffusa che sostituisce il vino rosso con vino bianco secco, ottenendo un sapore più delicato.

Abbinamenti consigliati

Il brasato si sposa alla perfezione con contorni rustici e piatti della tradizione:

  • Polenta morbida o grigliata.
  • Purè di patate o patate al forno.
  • Verdure di stagione saltate in padella.
  • Pane casereccio con crosta croccante per raccogliere la salsa.

Storia e curiosità

Il brasato ha radici antiche nella cucina piemontese. La denominazione “cappello del prete” deriva dal taglio anatomico della carne, che ricorda la forma di un copricapo ecclesiastico. Tradizionalmente veniva cucinato nelle occasioni di festa o durante le stagioni fredde, quando le lunghe cotture a fuoco lento erano ideali per riscaldare l’ambiente domestico e riunire la famiglia intorno al tavolo.

FAQ

Qual è il vino migliore per il brasato?
Il Barolo è il più tradizionale, ma anche Nebbiolo e Barbera sono ottimi per ottenere un risultato ricco e aromatico.

Quanto deve cuocere il brasato di cappello del prete?
Circa 3 ore a fuoco basso. Il tempo può variare leggermente in base al peso della carne.

Posso preparare il brasato in anticipo?
Sì, anzi è consigliato. Prepararlo il giorno prima permette ai sapori di amalgamarsi meglio.

Si può fare il brasato in pentola a pressione?
Sì, in pentola a pressione i tempi si riducono a circa 1 ora e mezza, ma la cottura lenta tradizionale garantisce un gusto più autentico.

Con cosa si accompagna meglio il brasato?
I contorni più adatti sono purè, polenta e verdure di stagione, ma può essere servito anche con tagliatelle fresche condite con la sua salsa.

Suggerimenti di lettura interna

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Fonti esterne autorevoli

Per approfondire storia e tecniche di cottura:

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