Cremini: la ricetta autentica dei cioccolatini a tre strati
I cremini sono cioccolatini tipici piemontesi, noti per la loro consistenza cremosa e il gusto delicato che unisce cioccolato al gianduia e nocciola. Si distinguono per la loro forma a cubotto e per i tre strati: due esterni al gianduia e uno centrale più chiaro, arricchito con crema di nocciole. Prepararli in casa è semplice e veloce: bastano pochi ingredienti e un po’ di attenzione ai tempi di raffreddamento per ottenere un risultato goloso e perfetto.
Questi dolcetti non sono solo una coccola per il palato, ma anche un pezzo di storia della tradizione dolciaria italiana. Furono infatti ideati a Torino nel 1858 e divennero celebri grazie all’Esposizione Generale Italiana del 1911, dove il celebre “Cremino Fiat” sancì un legame tra l’arte pasticcera e l’industria automobilistica.
Ingredienti per 18-20 cremini
- 450 g di cioccolato al gianduia
- 200 g di cioccolato bianco
- 1 cucchiaio di crema spalmabile alla nocciola

Preparazione passo dopo passo
1. Sciogliere i cioccolati
Trita finemente il cioccolato gianduia e scioglilo a bagnomaria, facendo attenzione che il recipiente non tocchi l’acqua bollente. Ripeti lo stesso procedimento con il cioccolato bianco.
2. Aromatizzare
Aggiungi metà della crema spalmabile al cioccolato bianco e mescola fino a ottenere un composto omogeneo dal colore beige e dal sapore nocciolato. Incorpora la restante crema al cioccolato gianduia, mescolando con cura.
3. Comporre gli strati
Rivesti uno stampo da plumcake (22×12 cm) con carta forno. Versa metà del cioccolato gianduia e lascia rassodare in freezer per 10 minuti. Copri con lo strato di cioccolato bianco aromatizzato e riponi di nuovo in freezer per altri 10 minuti. Completa con il restante cioccolato gianduia e lascia riposare per circa 15 minuti.
4. Tagliare e servire
Una volta solidificato, estrai la tavoletta dallo stampo e livella i bordi con un coltello affilato. Taglia dei cubotti regolari di circa 2 cm per lato: i cremini sono pronti per essere gustati.
Conservazione
I cremini si conservano a temperatura ambiente in un luogo fresco e asciutto, coperti con pellicola trasparente, per circa una settimana. Nei mesi estivi è consigliabile tenerli in frigorifero per evitare che si sciolgano.
Varianti della ricetta
- Cremini al pistacchio: sostituisci la crema di nocciole con una crema spalmabile al pistacchio.
- Cremini al latte o fondenti: puoi usare cioccolato al latte o cioccolato fondente al posto del gianduia per variare l’intensità del gusto.
- Cremini gourmet: arricchisci lo strato centrale con granella di nocciole o pistacchi per un effetto croccante.
Curiosità storica
Il cremino nacque a Torino nella metà dell’Ottocento grazie ai pasticceri Ferdinando Baratti ed Edoardo Milano. La sua fama crebbe nel 1911 con il “Cremino Fiat”, ideato per celebrare il prestigio della città in occasione dell’Esposizione Generale Italiana. La Fiat indisse un concorso per rinnovare la ricetta: a vincere fu la storica azienda Majani di Bologna, che ancora oggi produce i celebri cremini con la stessa formula.
FAQ
Si possono preparare i cremini senza cioccolato bianco?
Sì, ma lo strato centrale risulterà meno chiaro e la differenza cromatica sarà meno evidente.
Qual è la differenza tra cremini e gianduiotti?
Entrambi sono tipici piemontesi, ma i gianduiotti hanno forma a barchetta e sono composti esclusivamente da cioccolato gianduia, mentre i cremini hanno tre strati con una crema centrale.
Posso usare stampini singoli invece del plumcake?
Certo, puoi colare i vari strati in stampi per cioccolatini, avendo cura di rispettare i tempi di raffreddamento.
Quanto tempo impiegano a solidificarsi?
Circa 35-40 minuti complessivi in freezer, ma è consigliabile lasciarli riposare ulteriormente in frigo per una consistenza più compatta.
Abbinamenti consigliati
I cremini si gustano al meglio:
- con una tazzina di caffè espresso
- insieme a un liquore alla nocciola o all’amaretto
- come fine pasto accanto a un vassoio di piccola pasticceria