4 piante per crescere in acqua
4 piante da coltivare in acqua
Per quanto riguarda il giardinaggio, la coltivazione di piante in acqua è un’alternativa interessante e originale alla cultura tradizionale della terra. Questa può essere un’esperienza gratificante e portare un tocco di verde all’interno. Ecco quattro piante che potete cercare di coltivare in acqua.
Pothos (Scindapsus)
Pothos, noto anche come Scindapsus, è una pianta facile da mantenere al chiuso che cresce rapidamente. Per farla crescere in acqua, fare tagli di stelo e metterli in un vaso pieno d’acqua. Assicurati di cambiare regolarmente l’acqua per evitare l’apparizione di batteri.
Philodendron
Philodendron è una popolare pianta tropicale per il suo lussureggiante fogliame. Per farla crescere in acqua, tagliare le stele e metterli in un contenitore trasparente pieno d’acqua. Mettere il contenitore in un luogo luminoso senza luce diretta.
Acquatico lisimaco
Il lisimaco acquatico, noto anche come il guscio d’acqua, è una pianta acquatica molto decorativo con i suoi fiori gialli. Si può coltivare in un vaso contenente acqua e metterlo in un luogo luminoso, ma senza esposizione diretta al sole.
Bambù di fortuna (Dracaena sanderiana)
Il bambù, o Dracaena Sanderiana, è una pianta che simboleggia la prosperità e la fortuna nella cultura asiatica. Per farla crescere in acqua, prendere steli di bambù e metterli in un vaso pieno d’acqua. Assicurati che le radici restino sommersi.
Cerca di coltivare piante in acqua
La coltivazione di piante in acqua può essere un’esperienza divertente ed educativa. Oltre ad aggiungere vegetazione all’interno, questa può anche essere una soluzione pratica per coloro che non hanno spazio per un giardino tradizionale. Sentitevi liberi di sperimentare piante diverse e di osservare come si sviluppano in questo ambiente unico.
Consigli pratici:
- Si assicuri di cambiare regolarmente l’acqua per evitare la stagnazione e la formazione di muffe.
- Mettere le piante in un posto luminoso, ma senza esposizione diretta al sole per evitare il surriscaldamento dell’acqua.
- Controllare l’aspetto delle radici per determinare se le piante sono adeguatamente radicate.
- Se possibile, usare acqua non clorata o lasciare riposare l’acqua per qualche ora per permettere l’evaporazione del cloro.